Tutto di quello di cui abbiamo parlato finora è collegato: idee che risolvono più di un problema in una volta sola, essere consapevoli degli ostacoli, trovare soluzioni, capire dove si è sbagliato.
Esatto. Quindi, per tornare alla domanda più difficile – "Come le vengono queste idee?" – direi che se il cassetto di cui parlavo prima non è in ordine, e se non ho modo di trovare una soluzione perché non ho un'adeguata consapevolezza dell'obiettivo da raggiungere, allora non posso avere idee.
Giusto. Ed è necessario che tali processi siano costanti.
Così, avere un'idea il giorno prima di una scadenza, in un certo senso, può andar bene. Perché quando sei sotto pressione, e devi risolvere un problema in tempi brevi, vai a dare un'occhiata al contenuto del tuo cassetto.
Certo. Tirare le cose troppo per le lunghe, invece, non va bene. Continuare a rimandare un problema, sbattendoci la testa in continuazione, non risolve le cose.
No, infatti.
Ha mai spiegato queste cose al suo staff? I colleghi più giovani vogliono sempre dimostrare, agli altri e a se stessi, di impegnarsi a fondo. Le dicono mai qualcosa del tipo "Questo deve andare bene per forza, ci ho lavorato così tanto" o "Per quanti giorni ancora ci devo lavorare?".
Sì, succede spesso. Mi dicono che lavoreranno sodo, ma io rispondo sempre che non è una gara a chi s'impegna di più. (ride) Non voglio essere duro con loro, è solo che, davvero, non si riduce tutto a quello.
So esattamente cosa intende dire! (ride)
Se possibile, vorrei ottenere risultati in modo semplice.
Sì, anch'io.
In pratica succede questo: tutti cercano di trovare un modo più facile di fare le cose, ma in realtà così non si fa che lavorare di più.
E più lavoro fai, meno le cose sono evidenti. Alla fine ci si ritrova a dire "Ci ho messo mesi a compilare questa lista di cose da fare!"
Esatto. Affrontare un problema, e analizzarlo a fondo, richiede molto tempo. Per questo credo che spesso sia meglio pensare in modo più semplice.
Anche questo è collegato al nostro argomento principale. Non ci si può limitare a dire "Non è una gara a chi s'impegna di più". Penso che dovremmo aggiungere un paio di cose.
Giusto. Dovremmo spiegarci meglio.
Esatto. L'aiuto io.
(ride)
Voglio dire: se qualcuno lavora duramente, ma si sente dire che non è questione di dimostrare il proprio impegno, rimane disorientato e non sa più come comportarsi. Anche se io lo dico spesso, e a quanto vedo lo fa anche lei.
Sì, e a volte mi sento rispondere: "Prima però ha detto un'altra cosa!".
È vero! (ride)
Anche questo non è facile da spiegare. Se, per esempio, hai un obiettivo diverso da un'altra persona, la tua visione dello stesso problema può differire dalla sua.
Certo. È il contesto a fare la differenza.
Una differenza fondamentale. Se, ad esempio, un progetto si è arenato e un'idea proposta è al 50% positiva e al 50% negativa, questo non va bene. Se invece un progetto scorre senza problemi, puoi usare anche un'idea negativa al 60%, se vedi che possiede comunque qualche lato positivo.
OK.
In questo caso, di solito qualcuno dello staff viene da me e mi dice "Questa idea prima non andava bene, ma ora sì?", e io rispondo "Sì, ora sì". E lui non sa che pesci pigliare! (ride)
Già. (ride)
Ogni situazione però è diversa, e non sempre arriva il momento di utilizzare qualcosa che prima non andava bene. Ma chi si preoccupa solo dell'impegno messo in un progetto tende a "mantenere la stessa temperatura", per così dire.
Sì.
Lavorare con impegno è un'ottima cosa, ma...
Mmm... possiamo fare di meglio. (per spiegare cosa intendono dire)
Mmm. (ride)
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