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  • Chiedi allo sviluppatore, parte 16: Nintendo Switch 2 – Capitolo 3


    02/04/2025

    Chiedi allo sviluppatore, parte 16: Nintendo Switch 2 – Capitolo 3

    Questa intervista include immagini e video tratti dalla versione di sviluppo del gioco.

    Il contenuto originale di questa intervista è stato pubblicato in giapponese.


    Capitolo 1: Creare esperienze di gioco nuove e inedite

    Capitolo 2: Ripensare tutto da capo

    Capitolo 3: Valore aggiunto intrinseco

    Capitolo 4: Un nuovo standard

     

    Capitolo 3: Valore aggiunto intrinseco

    Parlando dei miglioramenti apportati ai Joy-Con 2 e al Nintendo Switch 2 Pro Controller, finora abbiamo citato cambiamenti che non si notano facilmente. Tuttavia ci sono anche delle modifiche più evidenti. Sarei curioso di sapere qualcosa sul nuovo pulsante C. Che funzione ha?


    Kawamoto:
    Questo è il pulsante da premere per usare GameChat (18), una delle nuove funzioni di Nintendo Switch 2. Nintendo Switch supporta la chat vocale tramite l’app per smartphone Nintendo Switch Online (19), ma in origine volevamo implementare tale funzione direttamente nella console.

    Tuttavia, data la capacità di calcolo di Switch, era difficile integrare una chat audio senza compromettere i giochi, quindi optammo per la soluzione tramite dispositivo smart. Con Switch 2, però, abbiamo potuto includere la chat audio come funzione standard della console. Molti di voi avranno giocato da piccoli a casa di un amico, oppure in una casa per studenti, portando ognuno la sua console. Volevamo ricreare quell’atmosfera. A volte si giocava lo stesso gioco assieme, ma ogni tanto ognuno giocava a quello che voleva, pur riunendosi tutti assieme.

    (18) Per utilizzare i servizi online devi creare un account Nintendo e accettare il relativo Accordo. Si applica la Policy sulla privacy dell'account Nintendo. Sono richieste una connessione a Internet e un'iscrizione a pagamento a Nintendo Switch Online. Per utilizzare GameChat è necessario registrare un numero di cellulare. Per utilizzare GameChat, i bambini devono ottenere il permesso di un genitore o tutore legale tramite l'app Filtro famiglia per Nintendo Switch. Alcuni servizi online potrebbero non essere disponibili in tutti i paesi.

    (19) Il nome dell'app verrà cambiato in futuro in Nintendo Switch App.

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    Sì, ricordo che era piuttosto comune vedere ragazzini riuniti in un parco a giocare un titolo Pokémon su Game Boy.


    Kawamoto:
    Ora è possibile usare la chat con gli altri e giocare allo stesso titolo, o a giochi diversi, grazie alle caratteristiche della console. Abbiamo aggiunto alla console anche un’altra funzione, concepita nel periodo in cui eravamo costretti a lavorare da remoto a causa del COVID-19. In quel periodo usavamo un sistema di videoconferenza per controllare il software sviluppato dal nostro team, ma la funzione di condivisione dello schermo integrata permetteva di condividere solo uno schermo di gioco alla volta. Così, ognuno di noi doveva mettere il proprio schermo di gioco davanti alla telecamera, invece che la propria faccia. In quei momenti era come se fossimo tutti nello stesso luogo, ognuno con la propria console, per giocare assieme, il che era davvero divertente. Sulla base di tale esperienza, abbiamo proposto di dotare Switch 2 di una funzione con cui le persone potessero condividere il proprio schermo di gioco con gli altri.


    Sasaki:
    Ovviamente, gli sviluppatori vorranno sfruttare al massimo le capacità di questa console per i loro giochi, perciò siamo stati attenti a minimizzare l’impatto di tale funzione sulle risorse del sistema. Abbiamo deciso comunque di implementare la condivisione dello schermo di gioco perché la riteniamo una funzione importante per questo hardware, dall’enorme valore aggiunto, possibile solo grazie all’aumentata potenza di calcolo.

    Quando gli sviluppatori software hanno saputo della nuova funzione di chat, ci avete visto del potenziale?


    Dohta:
    Abbiamo pensato che avere questa nuova funzione di chat integrata direttamente nell’hardware poteva offrire qualcosa di nuovo ai giocatori senza richiedere sforzi ulteriori agli sviluppatori software. Abbiamo anche pensato che avrebbe potuto portare a modi totalmente diversi di giocare. Per esempio, The Legend of Zelda: Breath of the Wild venne sviluppato per la console casalinga Wii U ma, rendendolo disponibile per Switch, abbiamo generato il valore aggiunto di “poterlo giocare dove si vuole”. Oggigiorno potrà sembrare scontato, ma quando un gioco che poteva essere giocato solo davanti alla TV divenne all’improvviso giocabile ovunque, fu come se l’esperienza del software avesse raggiunto un nuovo livello, anche se noi sviluppatori non avevamo aggiunto nulla. Poter giocare sia in modalità TV che in modalità portatile potrà sembrare normale oggi, ma allora la ritenni una cosa fantastica. Allo stesso modo GameChat, una nuova funzione di questa console, aggiunge del valore ed è automaticamente disponibile per tutti i giochi compatibili con Switch 2. Certo, la si può sfruttare per giocare online con gli amici, ma anche nei giochi in solitaria si può condividere il proprio schermo con altri per farsi aiutare con strategie o consigli se ci si trova in difficoltà. Oppure, se vedi che un tuo amico sta giocando a un titolo che non conosci, potrebbe stuzzicare il tuo interesse e potresti chiedergli informazioni su quel gioco. In tal modo, del valore viene aggiunto a qualsiasi gioco pubblicato per Switch 2, senza che gli sviluppatori software debbano sforzarsi più di tanto. Penso che si possa considerare questa funzione come una vera evoluzione rispetto a Nintendo Switch, qualcosa che aggiunge valore all’esperienza di gioco casalinga e portatile e che sarà esclusiva della nuova console. Per tutte queste ragioni abbiamo ritenuto necessario implementare questa funzione in Switch 2.


    Sasaki:
    Pensiamo anche che sia importante avere funzioni che agevolano il lavoro degli sviluppatori software senza richiedere loro ulteriori sforzi. Dato che le videoconferenze sono diventate una cosa comune in tutto il mondo in seguito alla pandemia di COVID-19, al giorno d’oggi un sistema di chiamata video deve soddisfare diverse richieste ed aspettative. Tuttavia, nel valutare le caratteristiche di GameChat e quali bisogni soddisfare, abbiamo dovuto essere prudenti, perché dedicare troppa potenza di calcolo a GameChat avrebbe ridotto le risorse destinate ai giochi. Per fortuna (o purtroppo!) abbiamo lavorato assieme a un gruppo di sviluppatori software esigenti che non ha esitato a far sentire le sue ragioni, quindi abbiamo potuto giungere a un buon compromesso. Penso che la cultura lavorativa della nostra azienda permetta agli sviluppatori di dedicarsi a creare prodotti Nintendo unici anche perché non esitano a condividere le loro opinioni con noi. (Risate)


    Dohta:
    Gli sviluppatori software e quelli della console iniziarono a discutere su quanta potenza di calcolo dovesse essere dedicata al software e quanta alla console, quasi come se stessero negoziando sul budget. (Ride)


    Sasaki:
    È proprio vero! (Ride) Gli sviluppatori software dicevano: “Vogliamo questa e quest’altra funzione, ma con un’allocazione di risorse di sistema pari a zero.” E gli sviluppatori della console replicavano: “Temiamo di non poter accontentare le vostre richieste.” (Ride)

    Insomma, c’è stata una specie di tira e molla tra sviluppatori software e hardware, ognuno dei quali cercava di realizzare la propria visione.


    Dohta:
    Man mano che provavamo prototipi e comunicavamo tra noi, però, abbiamo iniziato a capire quanta potenza di calcolo e memoria dedicare a ogni dato livello di funzionalità, e su cosa investire un budget maggiore. Tramite questi sforzi ripetuti, siamo riusciti a raggiungere un consenso su quali funzioni valeva la pena includere, basandoci sulla potenza di calcolo della console che avrebbero richiesto.

    Dopo questa specie di tira e molla, siete riusciti a raggiungere il risultato sperato, Kawamoto-san?


    Kawamoto:
    Vari professionisti hanno proceduto a tentativi per ottenere il risultato migliore e ritengo che l’esito abbia superato ampiamente la mia proposta originale. Collegando la telecamera per Nintendo Switch 2, un accessorio per Nintendo Switch 2 venduto separatamente, è possibile far apparire il proprio volto nello schermo di gioco. La cosa che mi è sembrata interessante è che dà un po’ l’impressione di stare conducendo una diretta in streaming. Durante le prime fasi dello sviluppo non avevamo pensato a momenti piacevoli come questo.

    Sentirsi uno streamer dev’essere divertente. Ma che si tratti di trasmettere in streaming o semplicemente di parlare con gli altri, immagino che sia fondamentale avere un microfono.


    Kawamoto:
    Sì, abbiamo cambiato idea così tante volte, specialmente in merito alla sua collocazione. Sarebbe dovuto essere integrato nei controller Joy-Con 2 o nella console? Abbiamo dovuto tenere conto di cose come dove le persone avrebbero collocato la base e la posizione della ventola, e alla fine abbiamo deciso di montarlo nella parte superiore della console.

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    Include anche un chip di elaborazione del suono ad alte prestazioni, capace di eliminare i rumori indesiderati. Significa che le persone con cui state comunicando attraverso il microfono non sentiranno il rumore dei pulsanti che vengono premuti o quello della ventola della console.


    Dohta:
    Potrete a malapena sentire il rumore di un’aspirapolvere.

    Wow!


    Kawamoto:
    Anche se i vostri genitori passano l’aspirapolvere nella stanza di fianco a quella in cui state giocando, chi parla con voi sarà a malapena in grado di sentirlo. La prima volta che ho provato a sentire il suono dell’aspirapolvere mentre usavo la chat vocale sono rimasto molto sorpreso. Ho pensato: “Cosa?” “Ma siamo sicuri che ci fosse davvero un’aspirapolvere?”


    Sasaki:
    Anche le richieste degli sviluppatori software, in merito a questa funzione di cancellazione del rumore, sono state interessanti. Volevano che il rumore dell’aspirapolvere fosse quasi impercettibile, senza però che questo avesse alcun effetto sulle reazioni dei giocatori, per esempio gli applausi o le grida di incoraggiamento. Stabilire quali suoni filtrare e quali no, e lo sviluppo necessario per mettere a punto questa cancellazione selettiva dei rumori, è stata una sfida davvero dura. E c’era anche una pila di altre richieste... (Ride)


    Tutti:
    (Ridono)


    Kawamoto:
    Naturalmente, è importante che la gente senta cosa dite, ma è altrettanto cruciale che gli altri possano percepire anche le emozioni, o meglio la vivacità dell’atmosfera... Quindi abbiamo finito per chiedere l’impossibile.


    Sasaki:
    Non direi. A me è sembrata un’idea interessante.


    Kawamoto:
    Il chip di Switch 2 che si occupa della cancellazione del rumore ha anche una funzione chiamata “controllo automatico del guadagno” che regola automaticamente il volume. Quindi, che stiate giocando in modalità portatile, in cui siete vicini alla console, o in modalità TV, in cui vi trovate a una distanza maggiore, il volume della vostra voce verrà impostato sul livello più adatto. Questa caratteristica rende possibile utilizzare GameChat in tanti ambienti diversi.

    Funziona anche se più di una persona parla nello stesso microfono?


    Kawamoto:
    Più persone possono parlare nello stesso microfono. Riconosce le differenze di volume tra le voci delle varie persone e fa automaticamente in modo che queste differenze vengano azzerate.

    Dato che GameChat è una delle caratteristiche principali di Switch 2, non vedo l’ora di poter intervistare gli altri sviluppatori che se ne sono occupati da vicino. A proposito di funzioni che permettono a più giocatori di divertirsi, una delle caratteristiche principali di Switch era la possibilità di condividere i controller Joy-Con (20) con gli altri. Come è cambiata questa caratteristica con la nuova console?

    (20) Una funzione che permette ai giocatori di condividere uno dei loro controller Joy-Con per giocare insieme ad altre persone allo stesso gioco.


    Kawamoto:
    Anche con Switch 2 potete condividere i Joy-Con 2 con gli altri, proprio come avveniva per Switch. Ma già ai tempi dello sviluppo di Switch avremmo voluto implementare una funzionalità che permettesse di condividere il gioco vero e proprio con altre console, oltre ai Joy-Con. In passato, Game Boy Advance e Nintendo DS erano dotati di una funzione chiamata modalità download, grazie alla quale era possibile inviare una porzione di un gioco agli amici e giocare insieme a loro. Anche con Switch abbiamo esplorato la possibilità di implementare questa funzione. Ma i giochi per Switch sono così grandi che trasferire i dati richiede un tempo molto lungo, quindi abbiamo dovuto abbandonare l’idea.

    Dovere aspettare decine di minuti prima di iniziare a giocare non era molto pratico.


    Kawamoto:
    Così, abbiamo pensato che, se avessimo sfruttato la potenza di calcolo di Switch 2 e la stessa tecnologia di streaming che Wii U utilizzava per inviare immagini dalla console al Wii U GamePad portatile (21), saremmo riusciti a condividere immediatamente il gioco senza dover prima trasferire il software. Ho pensato che sarebbe stato bello permettere ai giocatori di condividere istantaneamente i giochi e giocare insieme in modalità competitive o cooperative. Questa è stata un’altra delle funzioni che ho chiesto a Sasaki-san di studiare. Realizzarla dev’essere stato un incubo. (Ride)

    (21) Un controller unico per Wii U, che oltre a stick e pulsanti include anche uno schermo tattile. Le immagini del gioco riprodotto sulla console Wii U vengono inviate al GamePad e visualizzate sul suo schermo.


    Sasaki:
    No, avevo il presentimento che sarebbe successo qualcosa del genere...


    Tutti:
    (Ridono)

    È una cosa che aveva iniziato a studiare prima che le arrivasse questa richiesta?


    Sasaki:
    Esatto. A noi del reparto Technology Development Department piace poter rispondere “Sapevamo che vi sarebbe servita una cosa del genere” quando riceviamo una nuova richiesta, quindi siamo sempre impegnati a studiare e sviluppare cose di ogni tipo in anticipo. (Risate) È da diverso tempo che lavoriamo a una funzione che permetta ai giocatori di condividere i loro giochi tramite streaming in wireless. Abbiamo capito che avremmo potuto raggiungere l’obiettivo sfruttando le tecnologie più recenti nel campo dello streaming tramite comunicazione wireless, e così siamo riusciti a trovare un nuovo modo per condividere i giochi.

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    Dohta:
    Con questa funzione, che abbiamo chiamato GameShare, potete giocare ad alcune parti dei titoli compatibili insieme a un massimo di altri tre giocatori. In altre parole, adesso fino a quattro persone possono giocare insieme con una sola copia del gioco. Utilizzare GameShare per giocare in locale con gli altri funziona proprio come la modalità download, che era disponibile su alcune delle nostre console precedenti, ma ciò che lo contraddistingue è che potete iniziare subito a giocare.

    GameShare è una funzione disponibile solo su Switch 2, giusto?


    Dohta:
    Beh, la cosa interessante è che quando si usa GameShare in locale, alcuni giochi possono essere condivisi sia con più console Switch 2 che con più console Switch.

    Questo significa che, con GameShare, gli utenti di Switch e Switch 2 possono giocare insieme in locale a titoli per Switch 2?


    Dohta:
    Esatto. Anche se decidete di acquistare Switch 2, il vostro vecchio Switch potrebbe tornarvi comodo! Inoltre, potete condividere i giochi online con GameChat. Se una persona possiede il gioco, fino a quattro persone possono giocarci insieme mentre usano la chat vocale. GameChat è una funzionalità esclusiva di Switch 2, quindi sarà possibile condividere online i giochi solo tra console Switch 2.

    Basandomi su ciò che ho sentito finora, sembrerebbe che siate riusciti realizzare molte cose senza problemi, ma è andata davvero così?


    Sasaki:
    Senza problemi... sarebbe un’esagerazione. (Risate) C'è sempre un divario tra la ricerca e la sua trasformazione in un prodotto. Non basta essere fiduciosi che una determinata tecnologia abbia del potenziale e possa essere utilizzata in un prodotto. Dobbiamo sempre procedere nello sviluppo tenendo a mente che tipo di esperienza vogliamo offrire con quella tecnologia.


    Kawamoto:
    Non è stata una cosa facile. Quando si usa la tecnologia di streaming, la qualità delle immagini che vengono trasmesse si abbassa, quindi il team ha cercato un modo per preservare il più possibile la qualità, procedendo a tentativi. Inoltre, con GameShare, ci sono giochi in cui è meglio se i giocatori non vedono lo stesso schermo, quindi abbiamo sviluppato una funzione che permette a ogni persona di vedere uno schermo diverso anche se stanno giocando insieme con una sola copia del gioco. Per esempio, nei giochi di carte e nel Riichi mahjong di 51 Worldwide Games, ogni giocatore vede uno schermo diverso, perché altrimenti non funzionerebbe. Quindi con GameShare potete giocare da subito a carte o a Riichi mahjong con altri giocatori, sia in locale sia online, tramite GameChat.

    GameShare sarà disponibile solo per alcuni giochi?


    Dohta:
    Esatto. GameChat è una funzionalità esclusiva di Nintendo Switch 2 ed è compatibile con tutti i titoli, ma GameShare può essere usato solo con i giochi compatibili che hanno un programma speciale integrato.


    Kawamoto:
    GameShare potrebbe non essere adatto a tutti i giochi a causa di fattori come la reattività. Per esempio, potrebbe non essere l’ideale per i giochi che richiedono di premere i pulsanti con un tempismo ben preciso, come quelli basati sul ritmo. Per quanto riguarda i giochi Nintendo, sceglieremo quelli più adatti.

    Capisco. Da quello che mi avete detto, ho l'impressione che l'infinita disponibilità del team di Sasaki-san, che è all'avanguardia in molte cose, sia leggendaria.


    Tutti:
    (Ridono)


    Sasaki:
    È tutto merito dell’impegno che ogni membro del team profonde quotidianamente nella ricerca.

    Vai al Capitolo 4: Un nuovo standard